Borsa di studio in ricordo di Pilar

“Se un bambino vive l’accoglienza e l’amicizia, impara a trovare l’amore nel mondo”

Annamaria Columbu, detta Pilar, è stata con alcuni amici la fondatrice dell’Associazione Famiglia Aperta, che dal 1993 promuove la cultura dell’accoglienza attraverso l’affido familiare nei confronti di bambini e ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà, per dar loro una speranza di crescita serena.

Le persone che l’hanno conosciuta ne ricordano la profonda forza d’animo, la vivace intelligenza e la generosa disponibilità verso gli altri.

L’Associazione, per ricordare il suo esempio e il suo grande impegno nell’offrire la possibilità ad ogni bambino di trovare un ambiente accogliente in cui diventare grande,  ha istituito una Borsa di Studio che consenta a ragazzi e giovani, che si impegnano in vario modo verso i minori, di realizzare il loro desiderio.

La borsa di studio verrà assegnata, a giudizio del Consiglio Direttivo dell’Associazione, in base ai criteri di:

  • impegno in attività di sostegno e solidarietà verso minori in difficoltà,
  • impegno in studi indirizzati a promuovere e salvaguardare i diritti dei minori,
  • difficoltà ambientali in cui operano nei confronti di minori in situazioni di grave trascuratezza,

Famiglia Aperta da tanti anni condivide i suoi obiettivi con l’Associazione AFA, fondata 25 anni fa da Padre Arturo Paoli a Foz do Iguaçu in Brasile, che opera nelle favelas con progetti sociali rivolti alle comunità più disagiate e ai tanti minori in situazioni di grave trascuratezza.

Per questo motivo il Consiglio Direttivo ha deciso di attribuire la Borsa di studio di euro 1.500 per l’anno 2020 ad una ragazza dell’associazione AFA, per consentirle di realizzare il suo desiderio, che ha espresso in questa frase:

Mi chiamo Claudia Souza dos Santos, sono una ragazza di 37 anni e da 8 mesi faccio parte dell’Associazione Fraternidade Aliança. Quest’anno ho deciso di tornare a studiare per qualificarmi al servizio e per servire le persone con cui lavoriamo e anche quelle che vengono da noi. Sento di essere grata di poter essere parte di un lavoro che cerca di promuovere e salvare la dignità della persona umana