Congedo COVID-19 per quarantena scolastica dei figli in favore dei lavoratori dipendenti

L’articolo 5 del decreto-legge 8 settembre 2020, n.111 ha introdotto, a favore dei genitori lavoratori dipendenti, un congedo indennizzato da utilizzare per astenersi dal lavoro, in tutto o in parte, in corrispondenza del periodo di quarantena del figlio convivente e minore di anni quattordici, disposta dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico.

Il congedo di cui trattasi può essere fruito nei casi in cui i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile e comunque in alternativa a tale tipologia di svolgimento dell’attività lavorativa. Il menzionato congedo può essere fruito da uno solo dei genitori conviventi con il figlio oppure da entrambi, ma non negli stessi giorni, per periodi di quarantena scolastica dei figli ricompresi tra il 9 settembre 2020 (data di entrata in vigore del citato decreto-legge) e il 31 dicembre 2020.

L’articolo  prevede la possibilità di beneficiare del congedo di cui trattasi per i soli genitori lavoratori dipendenti escludendo, pertanto, dalla misura sia i genitori lavoratori autonomi sia i genitori iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335.
I congedo può essere fruito anche da lavoratori dipendenti affidatari o
collocatari di minore per il quale sia stata disposta, dal Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente, la quarantena a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico.

Scarica la circolare completa del 2 ottobre dell’Inps per visualizzare tutte le informazioni e le modalità per presentare la domanda, che deve essere inviata esclusivamente in modalità telematica tramite portale web dal sito www.inps.it,

Sarò la mamma nera di un bambino di Palermo

Palermo!

Per la prima volta nella storia d’Italia una donna di pelle nera, di origine eritrea, diventa mamma in affido di un bambino di pelle bianca, di origine siciliana.

Yodit è una donna nata in Eritrea 47 anni fa, che vive in Sicilia da 35 anni. È psicologa e mediatrice culturale. Francesco un bambino che vive in comunità proveniente da un contesto familiare difficile.

Una splendida notizia in periodi di propagande razzializzanti. Il segno che una nazione migliore, inclusiva davvero è possibile al di là delle tossiche narrazioni che si fanno per mera strumentalizzazione.

Purtroppo è una gioia un po’ amara quella che suscita una notizia del genere. L’amaro è dovuto proprio al fatto che ci si senta di dover gioire di fronte a un accadimento del genere.

Purtroppo siamo ancora ai primi passi di questo percorso sociale di interculturalità e integrazione, e il sentirsi di esultare per una cosa che dovrebbe essere la normalità ne è la triste dimostrazione.

Quando veramente si sarà in grado di valutare l’uomo, ogni singolo individuo, per il suo operare e non per la sua provenienza, per la colorazione della sua pelle o per l’appartenenza a qualsiasi tipo di minoranza, quando si sarà in grado di fare questo, solo allora potremo dire di essere tutti liberi.

Chi è vittima di pregiudizi non sarà mai totalmente libero.