Un punto focale della nuova convenzione tra Famiglia Aperta e il Servizio Sociale della Zona Pisana dell’Usl 5 rimane il Servizio di Affido Part-time.
Strumento ormai consolidato negli anni e che trova la sua connotazione in una logica di mutuo-aiuto tra famiglie nel tentativo di rispondere ai bisogni di genitori in difficoltà affiancando loro altri genitori con qualche risorsa e molta disponibilità.
Il servizio si è organizzato con alcuni semplici strumenti quali una scheda di segnalazione ed una procedura condivisa tra Associazione ed Operatori del Servizio Sociale per evitare sovrapposizioni o difficoltà causate da una precaria comunicazione.
Il progetto conferma anche l’attivazione di Gruppi In-Formativi (due sessioni l’anno) rivolti alle famiglie che sono coinvolte nei progetti di affido Part-time ed anche alle famiglie che hanno dato la loro disponibilità all’affido ed ultimato il percorso di “idoneità” presso il Centro Affidi, ma che non hanno ancora sperimentato un percorso di affidamento.
Famiglia Aperta è stata chiamata anche a collaborare nella progettazione e conduzione del gruppo di sostegno alle famiglie affidatarie, storicamente organizzato dal centro Affidi e continuerà ad organizzare un gruppo di auto aiuto per le famiglie affidatarie; a tale gruppo, costituito da famiglie dell’associazione e non che da molti anni si incontra al Centro Affidi, da quest’anno sono sempre invitate tutte le famiglie affidatarie. Famiglia Aperta gestisce anche un Punto d’ascolto settimanale presso l’oratorio (gentilmente concesso) della parrocchia della Sacra Famiglia a Pisanova per le famiglie che intendono avvicinarsi al tema dell’accoglienza o per quelle già attive che sentono la necessità di un confronto su un tema o in un momento di particolare difficoltà.
E’ stato previsto un potenziamento del supporto psicologico nel Centro Affidi perché è stato possibile disporre di un maggior numero di ore di consulenza psicologica sul Centro Affidi. La psicologa che ci lavorerà potrà in questo modo dare una risposta più continuativa e di maggior sostegno alle famiglie affidatarie; inoltre anche il lavoro multidisciplinare (educatori-assistenti sociali) del centro Affidi dovrebbe risultare potenziato dalla presenza più continuativa di una terza figura professionale.
Un aspetto totalmente innovativo della nuova convenzione riguarda invece un’azione per la diffusione sul tema dell’affido. All’interno di questa azione, di per sé assolutamente non nuova, una serie di incontri tra l’Associazione e gli Assistenti Sociali (prevalentemente dell’area minori ma, compatibilmente con le risorse ed energie in campo, si pensa di poter coinvolgere anche l’area disabilità e salute mentale) per tentare di avviare un continuo monitoraggio dei bisogni dei minori e delle loro famiglie al fine di individuare in quali casi e/o situazioni indicare lo strumento dell’affido consensuale, part-time o a tempo pieno, quale metodologia d’intervento utile sia in fase preventiva (sostegno) che riparativa (sostituzione) alle condizioni di disagio familiare.
Si pensa che questa maggiore conoscenza e condivisione reciproca possa meglio indirizzare anche lo studio di possibili campagne di divulgazione informativa sui temi dell’accoglienza da proporre al territorio.