Negli anni ‘80 un gruppo di famiglie di Pisa e dintorni, in rete perché condividono esperienze di affido, dopo la pubblicazione della legge 184/1983, si incontra per riflettere insieme su come proporre a Pisa una sorta di “regolamento per l’affidamento familiare dei minori”.
Anni 1990-93
Si crea un gruppo stabile di confronto e di dialogo con i Servizi. Matura quindi la decisione di costituirsi in associazione.
Gennaio 1993: nasce l’Associazione Famiglia Aperta, che ha come scopi statutari: la prevenzione del disagio minorile, la promozione dell’affidamento familiare dei minori, il sostegno delle famiglie affidatarie, la formazione di una cultura di accoglienza e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica al problema dei minori in difficoltà. La storia dell’associazione testimonia dagli inizi la ricerca continua di contatti con le realtà istituzionali di Pisa e dintorni e con le associazioni di volontariato a tutela dei bambini, operanti nei Comuni più vicini.
Anno 1994
In seguito alla deliberazione regionale 348/’94 “Direttiva ai Comuni e alle Unità Sanitarie locali per la costituzione e il funzionamento del servizio per l’ affidamento familiare”, l’associazione si attiva perché anche a Pisa si istituisca quanto prima il Centro Affidi. Offre collaborazione al Comune e all’ASL. A giugno organizza con la collaborazione della Provincia e del Comune di Pisa, un Convegno cittadino dal titolo “Affidamento: una risposta al disagio familiare”.
Anno 1995
A gennaio si costituisce il primo Gruppo di auto-aiuto che nasce dall’esigenza delle famiglie affidatarie di avere momenti di riflessione sull’esperienza comune.
A maggio l’Associazione collabora a vari progetti nelle circoscrizioni, in particolare per le cosiddette “scuole per genitori”, che hanno come obiettivo primario quello di migliorare la comunicazione genitori-figli.
Sempre a maggio l’Assemblea approva il “Progetto Caprona “, nato per la grande opportunità di aver ricevuto in comodato gratuito dalla Diocesi di Pisa una bella casa da utilizzare per l’accoglienza di adolescenti in difficoltà. Il progetto Caprona prevede che ci sia un responsabile, che prende in affidamento familiare ragazzi adolescenti, ed un gruppo di volontari con il compito di aiutarlo sia nelle necessità quotidiane che nel progetto educativo. La casa di accoglienza viene chiamata “Croce del Sud”.
Anno 1996
A luglio viene firmato un protocollo di intesa tra USL 5 e i comuni di Pisa, Vecchiano e San Giuliano per la creazione del Centro Affidi con sede a San Giuliano. È presente Famiglia Aperta che ha promosso il dibattito per la costituzione del Centro Affidi ed ha seguito il percorso preparatorio.
Anno 1997
A gennaio stipula con l’ASL5 una convenzione per la fase di organizzazione e gestione del Centro Affidi.
Anno 1998
Ad agosto, con l’associazione A.I.B.I. e l’ASL n. 5, partecipa al progetto “il Girasole” che coinvolge, oltre al Centro Affidi e alle due associazioni, anche i nove Comuni dell’Area pisana. Il progetto definisce la collaborazione tra volontariato e Servizi per la promo zione dell’affidamento familiare e per il suo sostegno.
Anno 1999
Si realizzano, con finanziamenti della circoscrizione 6, un corso di formazione per genitori affidatari e tre incontri dedicati alle fasi evolutive della crescita.
Anno 2001
Si ripete il ciclo di tre incontri-dibattito sul tema “I nostri figli: le fasi evolutive della crescita”.
A marzo, in collaborazione con l’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani), realizza delle Botteghe Artigiane sul tema “L’ affidamento in famiglia“. Due giorni di animazioni, riflessioni, esperienze, giochi di ruolo per i clan della Toscana. In seguito promuove con il Consultorio Familiare una serie di incontri per genitori che hanno adottato bambini stranieri con l’obiettivo di costruire una rete di sostegno e di formazione continua.
Anno 2002
A gennaio, col sostegno della Circoscrizione 6, si attiva un ciclo di cinque incontri con esperti, sulla genitorialità. Segue un corso per genitori, otto incontri su progetto e facilitazione della Cooperativa Sociale Il Cerchio.
Con il Centro Affidi organizza al Cinema Arsenale un ciclo di film dove i bambini sono protagonisti. I bambini, si dice, ci guardano, ci osservano, ci pongono domande, si ribellano, cercano affetto, non sempre lo trovano… e non aspettano, crescono e spesso anche troppo in fretta.
A maggio, in collaborazione con i Servizi Sociali e la Scuola di San Giuliano, organizza un incontro pubblico dal titolo “Scuola e Servizi insieme, dalla parte dei bambini”. Partecipano circa 60 persone. Viene attivato dal Centro Affidi un “percorso formativo per famiglie interessate all’affidamento familiare di minori”. Alla progettazione del corso partecipano volontari di Famiglia Aperta.
Evoluzione del “Progetto Caprona”. Per sei anni nella Croce del Sud un unico responsabile ha vissuto un’esperienza di affidamento insieme a cinque ragazzi, sostenuto da volontari. Con l’obiettivo di costruire un’esperienza alternativa alle strutture tradizionali, la c.d. “terza via”, viene riformulato e ripresentato il progetto, nel rispetto del la filosofia di fondo che è quella di mantenere la struttura a livello familiare, con un massimo di 5/6 adolescenti ospitati e con una coppia di riferimento che abita nella casa, coadiuvata da educatori e da un gruppo di famiglie con esperienza di affido.
Anno 2003
A gennaio un ciclo di tre incontri sul tema dell’adolescenza. A febbraio, corso di formazione per volontari con finanziamento del Cesvot, dal titolo “Formazione volontari affidatari”. A giugno segue e sostiene la campagna di pubblicizzazione dell’affido a Pisa e nella zona pisana, in collaborazione con il Centro Affidi. A ottobre corso di formazione per volontari con finanziamento del Cesvot, dal titolo: “La via d’uscita. Percorso formativo per adulti a sostegno dei bambini maltrattati”.
Anno 2004
A ottobre organizza un corso di formazione per volontari con finanziamento del Cesvot, dal titolo: “Mafalda rivendica i suoi diritti”.
Anno 2005
A febbraio, aprile e settembre: “Tre incontri a tema”, relativi alle nuove proposte su affido e adozione, al legame familiare tra cambia mento e stabilità, al confronto tra scelte educative.
Anno 2006
Famiglia Aperta organizza un corso di formazione per volontari con finanziamento del Cesvot, dal titolo: “Mafalda giorno per giorno”.
Anno 2007
Organizza un corso di formazione per volontari con finanziamento del Cesvot, dal titolo “La famiglia si attrezza per i guai di Mafalda”. Il tema e le finalità del corso richiedono di caratterizzare forte mente il gruppo, che perciò è chiuso a 25 partecipanti. A novembre un ciclo di tre incontri con una psicologa esperta sull’adolescenza con seguito di disponibilità di ore di counseling per singoli o coppie.
Famiglia Aperta inoltre, periodicamente negli anni, è presente in numerosi incontri nelle Parrocchie e nei Vicariati con lo scopo di contribuire alla formazione di una cultura dell’accoglienza e dell’ascolto dei bisogni (soprattutto di quelli dei bambini o degli adolescenti). Risponde anche a richieste di insegnanti delle scuole che, all’interno di un percorso di riflessione sulla famiglia, sull’integrazione ecc., vogliono dedicare spazio alla considerazione del bambino adottato, affidato o comunque al bambino in difficoltà.
Anno 2008
A gennaio si svolge il convegno intitolato “Una Comunità protettiva: minori e disagio sociale”, con la partecipazione dei Servizi Sociali, della Società della Salute Pisana e di Famiglia Aperta. Il progetto “Verso l’autonomia” viene precisato e modulato sui primi ragazzi della Croce del Sud per cui si avvicina l’uscita dalla struttura. L’intenzione è quella di continuare a seguire, anche economicamente, i ragazzi che dopo un periodo di affidamento compiono la maggiore età, ma non possono rientrare nella famiglia di origine. Viene creato il “Centro documentazione” cui affluiscono libri e film già esistenti o acquistati di recente.
A settembre si tengono quattro incontri per il corso di avvicinamento all’affido, intitolato “C’è posto per te”. Gli argomenti spaziano dalla legislazione sull’affido familiare al ruolo dei servizi socia li, con testimonianze di famiglie affidatarie e lavori di gruppo. Viene approvata la convenzione 2008 con l’Azienda USL5 circa il “Consolidamento, potenziamento e ampliamento delle attività del centro Affidi”.
Anno 2009
Tre incontri a tema:
A febbraio incontro su “affido familiare e adozione”, panorama nazionale ed europeo. Nuove proposte e spunti di riflessione. A marzo: convegno “Una comunità che cura”, la tutela dei minori: casi di genitorialità difficile (tossicodipendenza) – il bambino al centro dei nostri interventi.
Ad aprile: “La famiglia in movimento” – Il legame familiare tra cambiamento e stabilità.
A ottobre: “I nostri ragazzi crescono” – provocazioni e cammino di autonomia; scelte educative a confronto.
Anno 2010
Maggio – Convegno “Una comunità senza violenza” sullo stato dei saperi nei confronti del lavoro di cura nei casi di maltrattamento. Giugno – Si riunisce l’Assemblea dei soci di Famiglia Aperta. Scade il mandato del precedente Consiglio direttivo e vengono nominati i componenti del nuovo. Nella successiva riunione il Consiglio, dopo aver ringraziato Antonio Piccioli, presidente uscente, nomina Annamaria Columbu come nuovo Presidente.
La Comunità Familiare “Croce del sud” è ospitata dal 2003 in una bellissima casa in Caprona (Vicopisano), concessa in comodato dall’Arcivescovado di Pisa. La casa necessita di riparazioni al tetto e rifacimento della facciata. Si cercano fondi e si chiede il rinnovo del comodato all’Arcivescovo Mons. Paolo Benotto
Anno 2011
Si richiede alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pisa il finanziamento dei lavori del tetto e della facciata della Casa di Caprona (Croce del sud), presentando il progetto già approvato dall’Arcivescovo. Durante il periodo estivo i lavori vengono effettuati e successivamente finanziati in parte dalla Fondazione e in parte dalla stessa associazione Famiglia Aperta.
L’Arcivescovo autorizza il prolungamento del comodato. Nel mese di luglio la SDL Pisana rilascia l’Accreditamento istituzionale alla Comunità Familiare Croce del Sud.
Si provvede a dotare la Casa Famiglia “Croce del Sud” di quanto richiesto dalla Regione Toscana per quanto riguarda i “Requisiti generali per le Strutture residenziali e semiresidenziali”. Vengono predisposti i documenti e le procedure richiesti dalla normativa ed adeguate le dotazioni.
L’Associazione si dota anche del “Manuale della qualità”. A fine anno viene organizzato un incontro musicale “Mi presento.. sono la musica”, che si svolge nei locali della Stazione Leopolda a Pisa, per divulgare e promuovere l’affido.
Anno 2012
Un argomento molto sentito, negli incontri tra i soci e il direttivo di Famiglia Aperta riguarda il progetto “Verso l’autonomia”, rivolto ai giovani diventati maggiorenni, che sono stati in affidamento fino ai 18 anni e che non possono rientrare nella famiglia d’origine. I Servizi, vuoi per carenza di fondi vuoi per altre motivazioni, almeno nella nostra provincia, non intervengono più. Poiché non è logico pensare che un ragazzo di quell’età possa mantenersi da solo, è molto forte il rischio che l’intervento di affido e le energie in esso pro fuse, sia in termini economici che di impegno delle famiglie affidatarie, risulti vano e che il ragazzo si perda senza speranza. Per questo l’Associazione si impegna a sviluppare un progetto che consenta ai ragazzi in questa situazione di continuare, almeno per un po’, a vivere in luoghi “protetti”.
Si svolge a Firenze il Tavolo Nazionale per l’Affido durante il quale si discute un ordine del giorno particolarmente interessante. Il primo punto tocca da vicino i Centri Affidi: esistono in materia due punti di vista, quello dell’AIBI che spinge per privatizzare i Centri Affidi e quello dell’ANFAA che è nettamente contraria. Nel secondo punto si parla degli affidi sine-die. Al Centro affidi di Pistoia stanno sperimentando la possibilità di scegliere, per gli affidi di lunga durata, famiglie che hanno ottenuto la compatibilità con l’adozione.
Dopo vari incontri con la d.ssa Atzeni per una coprogettazione del servizio sull’affido a tempo pieno e part-time, con progetti di formazione e sostegno, è venuta alla luce la nuova convenzione tra Fami glia Aperta e ASL5, che vede un sia pur lieve incremento del ruolo dell’Associazione. C’è stato anche un cambiamento nel sostegno psicologico alle famiglie affidatarie del Centro Affidi: al dr. Bartoletti, che si ringrazia per la collaborazione ed il sostegno portato avanti in questi anni, si è avvicendata la d.ssa Cristina Cavallaro, con la quale ci auguriamo di costruire una collaborazione duratura e proficua.
Ci sono stati anche due incontri con la d.ssa Ciccone, assessore al sociale del Comune di Pisa e Presidente della Società della Salute, che abbiamo voluto coinvolgere per arrivare ad un riconoscimento del Centro Affidi come servizio essenziale e sembra che qualcosa si stia muovendo nella direzione di una maggiore collaborazione fra la Psicologia ed il Sociale, con la presenza di una psicologa per il Centro Affidi per almeno 12 ore settimanali.
Nel mese di aprile la Commissione multidisciplinare della ASL5 effettua un controllo delle condizioni di accreditamento, senza riscontrare anomalie di rilievo.
Anno 2013
A gennaio l’ASL5, con la collaborazione di Famiglia Aperta e di altre associazioni di volontariato, ha organizzato il Convegno “Il Bambino invisibile”. Il seminario ha indagato su aspetti che caratterizzano la persona umana nel percorso di crescita verso l’età adulta. Si organizza l’evento “Famiglie in gioco”, finanziato dal CESVOT. Ci sono tre incontri: i primi due (sabato 11 e venerdì 24 maggio 2013) svolti dentro il Giardino Scotto, con spettacolo di burattini, esibizione di arti circensi e punti gioco per i bambini; il terzo (sabato 1 giugno), con una caccia al tesoro, nel centro storico di Pisa con la collaborazione dei commercianti del Consorzio PisaViva. Tutti e tre gli incontri hanno visto una buona partecipazione di bambini con le loro famiglie, per cui è da ritenersi raggiunto lo scopo di avvicinare le famiglie per sensibilizzarle sul tema dell’affidamento dei minori in difficoltà.
Viene stipulata una convenzione con l’Università di Pisa, Dipartimento di Scienze Politiche, per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento curriculare, da svolgere presso la Comunità Familiare. Due tirocinanti sono inserite nelle attività della Croce del Sud. L’Associazione partecipa ad un bando CESVOT 2013 con il Progetto di formazione per il volontariato “La strada è lunga ….. mi accompagni”. Si tratta dei c.d. affidi “sine die” che, in presenza di fami glie d’origine praticamente inesistenti o comunque non recuperabili, prefigurano una durata lunga e talvolta appunto ”sine die”. Viene predisposto il progetto AutonomaMente si propone di offrire a adolescenti neo-maggiorenni in uscita da un percorso di affidamento familiare o in struttura la possibilità di vivere in gruppi apparta mento o in famiglie di appoggio, costruendo in maniera condivisa un percorso di sostegno alla inclusione sociale, all’autonomia e alla qualità della vita. Il progetto consiste nel fornire un ambiente integrato e pianificato, con confini chiari, e con specifici metodi di risoluzione dei problemi, delle tensioni e dei conflitti.
La Casa Famiglia si adegua alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008.
Anno 2014
Dal 12 gennaio al 12 aprile ha luogo il corso di formazione per volontari, finanziato dal CESVOT, “La strada è lunga, mi accompagni?”. Hanno partecipato mediamente da 25 a 30 persone, che alla fine hanno ricevuto un attestato di partecipazione.
Nel mese di dicembre, presso la Scuola Media Fucini di Pisa, l’Associazione – in collaborazione con il Servizio Sociale – ha attivato un progetto sperimentale, rivolto ai ragazzi di alcune classi della scuola, per renderli più sensibili ai temi di accoglienza e solidarietà.
Nella nostra Casa famiglia “Croce del Sud” le presenze aumentano (sono mediamente 6 i ragazzi ospitati), ma aumentano anche i casi più difficili. I ragazzi provengono da Pisa, da Lucca e dalla Val di Nievole. Il 14 giugno ci siamo incontrati a Caprona per far sentire la nostra presenza alla coppia guida (Fabio e Antonella Mordà), che così bene ha operato nei 10 anni precedenti. Più di 100 amici partecipano alla festa e riflettono sul futuro della Casa Famiglia. Diventano maggiorenni Daniele ed Elisa.
Si chiede al comune di Pisa di sollevare le famiglie affidatarie dal le spese che devono sostenere per i loro affidati. Si propone di adottare le misure di sostegno previste dal comune di Torino, quali le coperture per: – cure odontoiatriche – ticket per spese mediche o farmacologiche – mense scolastiche – libri scolastici.
Anno 2015
Nel mese di gennaio viene siglata una convenzione con tra la Società della Salute del Valdarno Inferiore e L’Associazione, con il contri buto del CESVOT, per la realizzazione del progetto “Una famiglia attira l’altra“. L’iniziativa intende realizzare nuovi percorsi di accoglienza basati sulla politica del “buon vicinato”. Collaborano al progetto il Centro Affidi di Santa Croce S.A. e molte associazioni di volontariato della zona. Il progetto si propone di aiutare le fami glie con minori dei Comuni del Valdarno Inferiore ad assolvere le loro funzioni educative e di cura, sostenendo le responsabilità genito riali al fine di prevenire fenomeni di maltrattamento e abuso e quindi eventuali interventi che implichino l’allontanamento dei minori dalle proprie famiglie.
Nel mese di febbraio viene siglata una convenzione, aggiuntiva a quella triennale già in essere dal 2013, tra la SdS pisana e l’Associazione. Il progetto “SERTO” si propone la promozione dell’affido omoculturale, organizzando, in collaborazione con l’équipe professionale del Centro Affidi, incontri di sensibilizzazione sui temi dell’affidamento familiare rivolti alla famiglie straniere residenti sul territorio della Zona Pisana, al fine di reperire famiglie disponibili all’affido. L’esperienza, di per sé interessante, dato il poco tempo a disposizione non trova adeguati sbocchi presso le comunità extracomunitarie esistenti a Pisa.
L’11 aprile, in occasione dell’Open day sull’affido che si svolge a Santa Croce Sull’Arno, Manuel Bragonzi presenta il suo libro “Il bambino invisibile”, racconto molto toccante dell’infanzia dell’autore vissuta nell’abbandono più assoluto.
Nel mese di settembre viene siglata un’altra convenzione aggiuntiva che, con il nome di “Affidare: infinito plurale”, impegna l’Associa zione a realizzare un incremento del servizio educativo professionale presso il Centro Affidi di Pisa, garantendo un ampliamento della pre senza in questa struttura per 42 ore settimanali e per 17 settimane. Parte l’idea (merito della d.ssa Cristina Cavallaro, psicologa che collabora per Famiglia Aperta nel Centro Affidi) di scrivere un libro di Favole per bambini. Sono stati contattati alcuni scrittori pisani (alcuni noti, altri meno) che collaborano gratuitamente a scrivere le storie. L’uscita è prevista per il prossimo anno.
Anno 2016
Di particolare importanza sono le riflessioni sull’affido fatte in ambito Ubi Minor, che è il coordinamento associativo toscano per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini.
Ad aprile viene firmata una convenzione tra Famiglia Aperta e il Servizio sociale del Comune di Livorno per realizzare un progetto di sensibilizzazione, promozione e innovazione nell’ambito dell’affido familiare. Il progetto prende il nome di “Cresciamo insieme” e Fami glia Aperta partecipa con uno psicologo (Simone Ciulla)che, insieme al Servizio Sociale organizza gli incontri di promozione e sensibilizzazione. Un intervento innovativo si svolge direttamente verso i ragazzi in affido, mediante i c.d. “Gruppi di Parola”. A Giugno nel giardino della Casa Famiglia di Caprona vengono proiettati 3 film (About a Boy – La guerra di mario – Non è ancora domani). Gli eventi sono concordati con il comune di Vicopisano e riguardano argomenti vicini alle problematiche dell’affido.
A settembre Antonella e Fabio, dopo 14 anni, lasciano la casa famiglia di Caprona. Ad ottobre parte la nuova Comunità a dimensione familiare “Croce del Sud” che si avvale di una persona che dorme insieme ai bambini ed una equipe composta da psicologi, educatori ed assistenti sociali. Responsabile è Simone Ciulla, che ha ideato le novità del progetto.
Ad ottobre, in occasione del Pisa Book Festival, viene presentato il libro di “Favole di famiglia”, composto da 7 racconti scritti da autori pisani che hanno fornito la loro capacità descrittiva con asso luta gratuità.
A Novembre il sindaco di Pisa Filippeschi e il nuovo Direttore della Società della Salute Pisana Campani inaugurano il Centro Polivalente di San Zeno, all’interno del quale Famiglia Aperta ottiene uno spazio da dedicare al proprio “Centro informativo sugli affidi”.
Anno 2017
A gennaio presso le Scuole Medie Fucini si svolgono due incontri con alcune classi, tenute dalla psicologa Silvia Grassi e da Raffaella Nardini sul tema “Ogni famiglia è un’isola”, che tratta della diversità degli stili familiari e delle esigenze dei bambini che vanno in affidamento presso famiglie che sono molto diverse da quelle da cui provengono.
A Febbraio si riunisce il Gruppo della Consulta nazionale delle associazioni dedicato al tema della tutela dei minori nel mondo della comunicazione. L’Autorità garante è un organo monocratico che rientra nel panorama delle Autorità indipendenti dal potere politico preposte alla tutela di interessi particolarmente sensibili, di rilievo costituzionale (vedi art.31 della Costituzione italiana). Partecipa Raffaella per Famiglia Aperta.
Sempre a febbraio si svolge un incontro tra l’Associazione e i Servi zi Sociali di Livorno per la presentazione del libro “Favole di fami glia”. All’incontro partecipa l’assessore al sociale di Livorno Ina Dhimgjini.
Famiglia Aperta da tanti anni condivide i suoi obiettivi con l’Associazione AFA (Associacao Fraternidade Alianca), fondata 25 anni fa da Padre Arturo Paoli a Foz do Iguaçu in Brasile, che opera nelle favelas con progetti sociali rivolti alle comunità più disagiate e ai tanti minori in situazioni di grave trascuratezza.
A maggio si svolge a Foz do Iguacu un convegno al quale partecipa Famiglia Aperta con Pietro Galliani. Al rientro in Italia Pietro ci racconta la sua esperienza e mostra le difficoltà che hanno di fronte i Servizi Sociali del posto e i giudici dei minori. I numeri dei bambini senza una famiglia sono veramente impressionanti. A settembre Incontro a San Zeno. Anna presenta l’Associazione, le sue attività ed alcune iniziative in programma, come i corsi di formazione delle nuove famiglie affidatarie, i gruppi di auto-aiuto e lo sportello di ascolto settimanale che Raffaella tiene ogni giovedì proprio a San Zeno.
Quest’anno parte l’esperienza della gestione di una radio in comune tra diverse associazioni di volontariato, tra cui Famiglia Aperta. Il progetto “Una radio per fare comunità” ha come sede il nuovissimo Centro delle “Officine Garibaldi” e viene seguito per l’associazione da Riccardo Lorenzi e da Felice Pantone.
Anno 2018
A gennaio ci vengono a trovare le amiche dell’AFA, Idalina e Filome na, che hanno portato con sé anche la giudice del Tribunale dei minori di Foz do Iguacu. Il 15 gennaio Famiglia Aperta e AFA organizzano un incontro presso il Centro di San Zeno dal titolo “I diritti dei bambini non hanno confini”. Il tema è stato trattato da docenti universitari, medici ed operatori sociali e dai volontari delle associa zioni intervenute. La partecipazione è stata numerosa e la sala era piena.
Il 3 marzo l’Associazione ha organizzato un incontro, in collaborazione con il Servizio di Pastorale Familiare della Diocesi, per informare le famiglie intervenute sul tema dell’affido.
A settembre sono stati proiettati, nel giardino della Casa-famiglia, tre film sul tema dell’affidamento familiare.
Il 25 novembre, in occasione della giornata nazionale dei diritti dei bambini, gli amici hanno voluto ricordare Pilar, che ci ha lasciato a marzo di quest’anno, e l’opera da lei svolta. Molte persone hanno partecipato all’incontro, che ha visto momenti di commozione, di gioia e rimpianto per la grave perdita.
Continua la collaborazione con i Servizi Sociali. Sono attive le Convenzioni con Pisa e Livorno per il sostegno ai Centri Affido. Sono attualmente 5 i ragazzi ospitati nella nostra Comunità a dimensione familiare di Caprona, seguiti da altrettanti educatori e psicologi.
Anno 2019
Presso il Cinema Arsenale, al centro di Pisa, il 5 e 12 aprile sono stati proiettati due film sul tema dell’affido. L’iniziativa ha con sentito di coinvolgere persone che fino ad allora non conoscevano l’argomento.
Progetto Accoccolami: per circa 6 mesi un numero consistente di persone hanno seguito corsi per le c.d. “Coccole in ospedale”. Il progetto, che aveva come scopo quello di formare volontari per assistere i piccolissimi ricoverati in Neonatologia, non ha avuto seguito per la mancanza di una convenzione tra la SDS Pisana e la AOUP. A settembre nel giardino di Caprona sono stati proiettati due film di grandi registi che hanno affrontato in modi diversi il tema dell’affido. Alla fine si è svolto un dibattito tra i partecipanti e lo psicologo dell’associazione.
A novembre nelle Logge di Banchi, insieme ad altre associazioni, abbiamo partecipato alla IV^ edizione di “Volontari in piazza”, fornendo informazioni alla cittadinanza.
Sempre a novembre si è svolto un Convegno dal titolo “Mutamenti sociali nel sistema familiare, nuove sfide per l’affido”. Con questa iniziativa l’Associazione, in collaborazione con la Società della Salute Pisana, ha inteso rilanciare e focalizzare l’attenzione sull’Affidamento Familiare, a partire dalla normativa vigente e tenendo conto delle nuove prospettive e delle possibili innovazioni che i cambiamenti sociali e culturali pongono a questa forma di solidarietà. L’iniziativa è stata rivolta sia agli operatori che si occupa no di affido e di sostegno alla fragilità genitoriale, sia alle fami glie affidatarie o comunque interessate ad un percorso di apertura e accoglienza. Oltre a rappresentanti della SDS Pisana, sono intervenuti il portavoce del Tavolo Nazionale Affidi, Marco Giordano, e il magistrato Pasquale Addesso esperto in materia di affido.
Anno 2020
Nell’anno del Covid purtroppo sono rimaste ferme quasi tutte le attività esterne, ma come associazione abbiamo cercato di essere vicini alle famiglie affidatarie che in questo periodo hanno avuto momenti di maggiori difficoltà. Infatti, abbiamo concordato con la nostra psicologa Cristina Cavallaro di portare avanti gli incontri di supporto alle famiglie anche se in modalità on-line e, sempre con lei e Pietro Galliani, sono continuati i gruppi di sostegno. Inoltre, l’associazione è riuscita a indire un’assemblea straordinaria, svoltasi presso le Officine Garibaldi, durante la quale i soci hanno votato la trasformazione da ODV ad APS. Erano già da diverso tempo che all’interno del Consiglio direttivo si dibatteva sull’opportunità di un cambiamento che poteva consentire la partecipazione diretta ed attiva di persone che da anni collaborano con l’associazione e che ora possono fornire il loro contributo anche dall’interno.
I ragazzi della Casa-famiglia sono passati da 5 a 6, stanno crescendo velocemente e, con il supporto di vari strumenti tecnologici acquistati e del sostegno sempre presente ed efficace degli operatori, hanno affrontato con senso di responsabilità questo periodo difficile che ancora non è terminato.